12 novembre 2018
Diritti fondamentali e rimpatri forzati: due anni di monitoraggi del Garante nazionale

Roma, 10 novembre 2018

“Il Garante nazionale ha preso molto sul serio il compito di verificare il rispetto dei diritti fondamentali nel corso delle operazioni di rimpatrio forzato. Rispetto al 2017 abbiamo triplicato il numero di voli monitorati e da circa un anno è attivo un sistema nazionale di monitoraggio che coinvolge anche i garanti territoriali”. Lo afferma Mauro Palma, Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, in vista del primo convegno nazionale “Due anni di monitoraggi dei rimpatri forzati del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà” che si è tenuto lunedì 12 novembre al Senato, nella Sala Capitolare di Piazza delle Minerva.

Il Presidente Palma aggiunge: “Come emerge dal nostro Rapporto 2018 sui rimpatri forzati, che verrà reso pubblico la settimana prossima, sono diverse le criticità riscontrate nelle operazioni monitorate. L’uso delle misure coercitive non è in linea con gli standard europei e internazionali; la trasparenza di informazione va rigorosamente garantita, mentre i rimpatriandi spesso ignorano il motivo del loro trasferimento dal Centro. Altra area di centrale importanza è quella relativa alla tutela della salute: tutte le persone interessate da una procedura di rimpatrio forzato dovrebbero essere sottoposte a una preventiva verifica medica. Analogamente, va garantita la presenza fissa di un mediatore culturale sui voli di rimpatrio.

Positiva è la cooperazione con il Ministero dell’Interno nella formazione dei monitor e degli operatori di scorta. Lo stesso vale per la collaborazione mostrata nel comunicare le statistiche e nell’inoltrare le informazioni sui rimpatri che vengono quotidianamente effettuati.

A questo proposito una riflessione sui numeri. Nel 2017 sono state rimpatriate forzatamente 6.514 persone, di cui 2870 con scorta internazionale e 3644 senza scorta internazionale. Dunque una media di circa 543 persone al mese. Dal 1.01.2018 al 31.10.2018 sono state rimpatriate forzatamente 5306 persone, di cui 2889 con scorta internazionale e 2417 senza scorta internazionale. Dunque una media di circa 530 persone al mese. Questo vuol dire, a giudicare dalla media mensile, che il numero di rimpatri forzati effettuati si è leggermente ridotto rispetto allo scorso anno. La variazione verosimilmente dipende dal fatto che nel 2018 gli sbarchi sono diminuiti. In ogni caso, il Garante nazionale raccomanda di investire di più sui rimpatri volontari, che garantiscono una maggiore tutela dei diritti delle persone e che comportano anche un notevole risparmio per le casse dello Stato”.

Al convegno di lunedì, che sarà moderato da Daniela de Robert, componente del Collegio del Garante nazionale, interverranno in qualità di relatori: Massimiliano Bagaglini, Responsabile dell’Unità “Privazione della libertà e migranti” del Garante nazionale; Massimo Bontempi, Direttore della Direzione centrale immigrazione e polizia delle frontiere; Bruno Mellano, Garante regionale del Piemonte; Antonio Marchesi, Esperto in Diritti umani del Garante nazionale; Alessio Bruni, componente del Comitato consultivo del Consiglio ONU dei diritti umani; Adriano Silvestri, dell’Agenzia per i diritti fondamentali dell’Unione Europea; Magdalena Silska, Consigliere del Fundamental Rights Officer di Frontex; Arturo Salerni della Coalizione italiana libertà e diritti civili e Régis Brillat, Segretario esecutivo del Comitato europeo per la prevenzione della tortura.