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Il Garante nazionale a Bari per il seminario Oltre il carcere

Individuare le migliori strategie per ricucire il legame fra detenuti e collettività. Attraverso tre diverse lenti: l’istruzione e il lavoro penitenziario; la responsabilizzazione del detenuto nel progetto educativo e i percorsi di giustizia riparativa.
Questo l’obbiettivo di studio del seminario “Oltre il carcere”, organizzato a Bari dalla Electronic Platform for Adult Learning in Europe (EPALE).
Ha partecipato anche il Garante nazionale, attraverso un intervento del Presidente, Mauro Palma, rappresentato sul posto da Daniela Bonfirraro, Capo Unità dell’Ufficio del Garante.
Il Presidente Palma si è soffermato sulla necessità di un progressivo percorso rieducativo, da intendersi non certo come ‘attenuazione dell’afflizione’ bensì come accompagnamento verso un ‘graduale, orientato, ritorno alla comunità esterna’.
A questo fine, ha continuato Palma, bisogna tendere verso un modello detentivo responsalizzante e non infantilizzante, nonché verso una diversa organizzazione anche spaziale del carcere, che deve sempre di più essere diviso in ‘isole’ abitative, ognuna delle quali preveda porte aperte al suo interno, luoghi di socializzazione, stanze per le attività ludiche, servizi e celle.