grafico media sicurezza

Studio del Garante nazionale sull'applicazione sperimentale delle nuove direttive per il circuito di media sicurezza

Nel circuito della media sicurezza è detenuta la parte quantitativamente più consistente della popolazione detenuta: infatti alla data del 31 agosto 2023, su una popolazione di 58491, le persone a esso assegnate erano 41597 , pari a oltre il 71 percento del totale.
 
La sua organizzazione è certamente una esigenza a cui l’Amministrazione penitenziaria è chiamata a rispondere, anche perché i mutamenti di carattere sociale e soggettivo della popolazione detenuta determinano la necessità di adeguare tale organizzazione nel corso del tempo. Certamente, infatti, i modelli detentivi definiti e formalizzati in contesti passati sono del tutto inadeguati a rappresentare il presente e richiedono un complessivo ridisegno sia dal punto di vista delle modalità attraverso cui realizzare la finalità costituzionale della pena, sia da quello degli strumenti per garantire il rispetto reciproco tra le persone ristrette e la tutela di chi lavora negli Istituti, in un contesto di complessivo ordine e di riconoscimento dei diritti di ogni persona.
 
In questa prospettiva, la Circolare del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria del 18 luglio 2022, che indica le direttive per il rilancio del regime e del trattamento penitenziario per il circuito della media sicurezza, rappresentava un passo necessario. Tuttavia, il Garante nazionale, nell’esprimere il proprio parere sul testo in fase di elaborazione, aveva già evidenziato perplessità su alcuni aspetti talvolta rimasti nella versione definitiva del testo; perplessità in parte confermate dalla sperimentazione della Circolare effettuata nei quattro Provveditorati di Campania, Lombardia, Triveneto e Sicilia.