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Il Garante nazionale ha incontrato i vertici del Consiglio nazionale forense. All’ordine del giorno anche la garanzia della difesa d’ufficio alle persone straniere sottoposte a trattenimento amministrativo

Venerdì 21 aprile una delegazione Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale composta dal Presidente Mauro Palma e dalla dottoressa Elena Adamoli ha incontrato il Presidente Francesco Greco, il Vicepresidente Francesco Napoli e la Segretaria del Consiglio nazionale forense Giovanna Ollà.

L’incontro è stata anche una prima occasione per dare il benvenuto al Presidente eletto per il quadriennio 2023 - 2026 e riaffermare la comune volontà di collaborazione. Uno dei temi affrontati ha riguardato le modalità di funzionamento della difesa d’ufficio garantita alle persone straniere sottoposte a una misura di trattenimento amministrativo. L’argomento è stato oggetto di una nota che lo scorso mese di febbraio il Garante nazionale aveva indirizzato al CNF per esprimere alcune riflessioni sull’impatto che l’attuale regolazione ha sull’accesso alla giustizia dei cittadini stranieri. Chi non ha un proprio difensore di fiducia ad ogni udienza di convalida e di successiva proroga si vede assegnato un difensore d'ufficio diverso. Inoltre, nell'elenco nazionale dei difensori d'ufficio manca un'apposita lista dei difensori d'ufficio specializzati in diritto dell'immigrazione. Continuità della difesa e necessità di un’assistenza tecnica specializzata in diritto dell’immigrazione sono gli elementi che allo stato non trovano un’adeguata attenzione nel sistema di norme in vigore per i Cpr. Nella condivisione dell'urgenza di superamento di una simile criticità, anche in vista dell'estensione della misura del trattenimento amministrativo, è stato sancito l'impegno comune delle due Istituzioni per l'avvio di ogni necessaria iniziativa.