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Un nuovo statement sulle persone private della libertà dal CPT

Nella giornata di ieri il Comitato del Consiglio d’Europa per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT), ha rilasciato una dichiarazione di follow-up (Follow-up statement regarding the situation of persons deprived of their liberty in the context of the ongoing COVID-19 pandemic) che segue la formulazione del precedente statement di Principi relativi al trattamento delle persone private della libertà personale nell’ambito della pandemia di Coronavirus (COVID-19) del 20 marzo 2020.

La dichiarazione del 9 luglio tiene conto delle informazioni ricevute dagli Stati membri in merito alle misure prese nei confronti delle persone private della libertà.

In particolare, la maggior parte degli Stati membri ha aumentato l’uso di misure non detentive e ha preso provvedimenti per facilitare il contatto delle persone detenute con il mondo esterno, mentre alcuni hanno limitato l'uso della detenzione amministrativa dei migranti e migliorato lo screening medico al momento dell’ingresso in struttura. Sottolineando la necessità di un approccio basato sul rispetto dei diritti umani, il CPT conclude che la pandemia ha colpito più duramente nei luoghi di detenzione in cui le precedenti raccomandazioni (spesso piuttosto datate) dello stesso Comitato non erano state attuate, invitando gli Stati membri a cogliere le opportunità generate dall’emergenza nonché a stabilizzare talune misure adottate durante la pandemia. Il CPT ha anche esortato gli Stati a metter fine al sovraffollamento carcerario, a ridurre il ricorso alla custodia cautelare in carcere, a ricorrere meno possibile alla detenzione di migranti e a progredire nella deistituzionalizzazione delle cure per la salute mentale. Le restrizioni non più necessarie dovranno essere immediatamente revocate.

Il Comitato del Consiglio d’Europa ha infine sottolineato l’importanza cruciale del monitoraggio indipendente dei luoghi di privazione della libertà e, a tal proposito, ha salutato con favore il fatto che quegli NPM (tra cui non figura il Garante nazionale) che avevano interrotto le loro visite di monitoraggio, abbiano ripreso tale nevralgica attività.

La dichiarazione di Follow-up relativo alla situazione delle persone private della libertà personale nell’ambito dell’attuale pandemia di COVID-19 del 9 luglio 2020, in italiano, è scaricabile QUI; in inglese, è consultabile in https://rm.coe.int/16809ef566.

La dichiarazione di Principi relativi al trattamento delle persone private della libertà personale nell’ambito della pandemia di Coronavirus (COVID-19) del 20 marzo 2020, in italiano, è consultabile in https://rm.coe.int/16809cfda7; in versione inglese può essere scaricata dal seguente link: https://rm.coe.int/16809cfa4b.