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Ancora più stretta la collaborazione fra Garante nazionale e Istituto superiore di sanità sul monitoraggio delle Rsa nell’emergenza Covid-19

Roma, 11 giugno 2020 - E’ stato appena firmato un accordo di collaborazione tra il Garante nazionale delle persone private della libertà e l’Istituto superiore di sanità con l’obiettivo di realizzare un percorso condiviso di monitoraggio sulla diffusione del contagio per Sars CoV2 nelle strutture residenziali. L’iniziativa parte dal presupposto che, coniugando le competenze giuridico e sociali nonché di vigilanza del Garante e le competenze tecnico scientifiche ed epidemiologiche dell’Istituto, si raggiungerà una capacità di monitoraggio particolarmente diffusa.

Si tratta della ratifica di un lavoro congiunto tra le due Istituzioni già avviato durante la prima fase dell’emergenza Covid-19 e che ha portato alla pubblicazione della Survey nazionale sul contagio Covid-19 riguardante le Residenze sanitarie assistenziali (Rsa).

L’accordo di collaborazione consentirà l’interconnessione di competenze professionali e di risorse tecnologiche, come il GNPL National Register, ovvero il database del Garante nazionale riguardante le strutture residenziali socio- sanitarie assistenziali presenti sul territorio nazionale. L’analisi dei dati, successiva al lavoro di indagine sulla diffusione del virus, consentirà di pianificare strategie di rafforzamento dei programmi e delle linee guida relativi alla prevenzione e al controllo delle infezioni correlate all’assistenza. Inoltre, favorirà la prevenzione di forme di privazione della libertà che violino i principi costituzionali di tutela della salute.

La collaborazione, infine, permetterà di effettuare il monitoraggio su quelle strutture residenziali rimaste escluse dalla Survey sulle Rsa, e che riguardano persone anziane o con disabilità, anche psichiatrica.