19 marzo - Bollettino 7

Decreto-legge e Istituti penitenziari

Oggi le persone detenute sono scese a 59.419, segno dell’impegno che molti Tribunali di sorveglianza stanno mettendo nell’applicare il più speditamente possibile le misure previste dall’Ordinamento penitenziario.

Il Garante auspica che l’interpretazione applicativa del Decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18 sia sempre più orientata all’estensione della platea dei possibili destinatari in considerazione di una doppia necessità: quella di rispondere con la rapidità dovuta al rischio che un espandersi dell’epidemia anche all’interno trovi una situazione troppo densa e difficilmente controllabile e quella di riportare la fisionomia del carcere a un criterio di aderenza al dettato costituzionale e alla normativa conseguente sia in numeri che in finalità.

17 marzo - Bollettino 5

Decreto-legge

Nel Diario di ieri abbiamo riportato le linee complessive dell’intervento sul carcere che il Decreto adottato “salvo intese” dal Consiglio deli Ministri ha predisposto. Ieri eravamo certi di poter commentare oggi il testo nel dettaglio. Non è ancora così nel momento in cui scriviamo. Presumibilmente lo sarà più tardi.

16 marzo - Bollettino 4

Decreto legge

Al momento di scrivere questo nuovo diario, non è ancora noto il testo definitivo dell’articolo relativo al carcere che verrà inserito nel complessivo Decreto approvato dal Governo oggi pomeriggio. Tutta la giornata è stata caratterizzata da ipotesi, proposte e sollecitazioni giunte da più parti. La Magistratura di sorveglianza, attraverso il proprio coordinamento (Conams), ha indicato «la necessità di adozioni urgenti di misure serie e celeri di prevenzione e contenimento della diffusione virale negli Istituti penitenziari», nella prospettiva di «un piano ragionato, ordinato e non indiscriminato di scarcerazioni che almeno riporti il sistema penitenziario entro la sua capacità regolamentare». Parallelamente, ha richiesto «provvidenze di eccezionale sostegno ai settori giurisdizionali che sovraintendono a tali misure». Dal canto loro, tutte le principali organizzazioni che operano nell’ambito penitenziario – sia di impostazione religiosa che di impostazione laica – hanno inviato messaggi di sollecitazione di provvedimenti efficaci e al passo con il problema e con la sua rapidità di evoluzione.

13 marzo - Bollettino 3

Una giornata di attesa che riprende quella sensazione piuttosto ferma del tempo anche esterno. Se da un lato, positivamente, non si segnalano manifestazioni ed eventi critici di particolare rilevanza, dall’altro non si sono ancora riscontrati segnali di carattere generale che aiutino a guardare con più positività ai giorni prossimi.

12 marzo - Bollettino 2

Situazione carceri – Oggi è stata una giornata di calma relativa negli Istituti. Permangono, tuttavia, una serie di problemi legati ai disordini e alle violenze dei giorni scorsi. Il Garante sta approfondendo la situazione delle oltre 1500 persone trasferite o in corso di trasferimento a seguito dei disordini. Rispetto a un campione (di 65 persone) di criticità riscontrate a seguito degli eventi, su cui il Garante ha fatto uno specifico approfondimento, è emerso che in tredici casi è stata predisposta la visita in ospedale; due persone sono ricoverate e una è in rianimazione. Stiamo lavorando all’estensione del campione.

11 marzo - Bollettino 1

Un gran numero di notizie giungono da diverse fonti circa l’evolversi della situazione negli Istituti detentivi e sulla possibilità di predisporre strumenti per mettere il sistema penitenziario in grado di affrontare, almeno in termini di essenzialità, un’eventuale maggiore difficoltà sul piano sanitario. Ma, ancora oggi la difficoltà più forte è sul piano delle rivolte che si sono sviluppate nei giorni scorsi in diversi Istituti e sul riflesso che esse stanno avendo sulla vita delle persone ristrette, anche per le conseguenti riduzioni di spazi e movimentazione delle persone detenute.