scalo fiumicino

Respingimenti effettuati dalla polizia di frontiera e prassi di trattenimento

La condizione delle persone straniere presenti ai valichi di frontiera cui viene negato l’ingresso nel territorio italiano e che rimangono bloccate all’interno delle sale d’attesa, in particolare aeroportuali, nell’attesa che il vettore che le ha condotte le ritrasferisca nel Paese di provenienza, configura una situazione di privazione della libertà de facto. Ai cittadini stranieri interessati non è infatti consentito allontanarsi volontariamente da detti locali, posti sotto la continua e diretta sorveglianza della Polizia.

Nel 2019, nell’ambito delle funzioni rientranti nel suo mandato, il Garante nazionale ha visitato i locali presenti presso i valichi di frontiera di Civitavecchia (porto) Roma Fiumicino (aeroporto) e Milano Malpensa (aeroporto) riscontrando una serie di criticità confluite in un apposito Rapporto tematico (pubblicato sull’apposita sezione tematica).

Come di consueto, detto Rapporto è stato inviato all’amministrazione responsabile, il Ministero dell’Interno, che ha trasmesso al Garante le propria risposta (anch’essa pubblicata sull’apposita sezione tematica).

Alla luce di alcuni rilievi formulati di responsabilità del Legislatore, il Rapporto è stato inviato anche ai Presidenti di Camera e Senato.

Il principale aspetto problematico rilevato riguarda infatti la mancanza di una norma che ai sensi dell’articolo 13 della Costituzione e dell’articolo 5 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo legittimi e disciplini le prassi di trattenimento realizzate dalla polizia di frontiera.

Ulteriori profili di criticità riscontrati riguardano le condizioni materiali di trattenimento e il quadro di garanzie correlate a una misura di privazione della libertà relative, per esempio, all’accesso all’informazione e al diritto di comunicazione, anche con un difensore.

Nell’ottica di mantenere alta l’attenzione sul tema, il Garante nazionale intende realizzare aggiornamenti periodici dei dati relativi alle prassi di trattenimento presso i locali dei valichi di frontiera.

Le tabelle rese qui disponibili danno conto del fenomeno nell’anno 2019 e nel periodo 1.01.2020 – 15.04.2020.

Con riferimento a quest’ultimo arco temporale si pubblica, altresì, un aggiornamento del numero complessivo delle persone respinte dalla polizia di frontiera disaggregato per nazionalità e ufficio responsabile di riferimento.