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IL GARANTE NAZIONALE NEI GIORNI DELL’EMERGENZA COVID-19

18 marzo

È di ieri sera la pubblicazione del testo del Decreto legge predisposto dal Consiglio dei ministri che contiene, tra l’altro, due articoli specifici riguardanti le persone in esecuzione penale.

Il primo (n. 123) interviene, come già avevamo anticipato ieri, sulla legge 199 del 2010, prevedendo una deroga temporanea fino al 30 giugno 2020, deroga che semplifica la procedura di accesso alla detenzione domiciliare e toglie i vincoli relativi all’accertamento del mancato pericolo di fuga e della propensione alla reiterazione del reato. Sono esclusi, oltre a coloro che già lo erano in base alla legge 199, anche chi abbia riportato sanzioni disciplinari relative a sommosse, evasione o reati commessi in carcere. Il testo mantiene i termini di applicazione per chi abbia una pena o un residuo pena fino a 18 mesi. Tuttavia, per chi abbia una pena o un residuo inferiore a 18 mesi ma superiore ai 6, è prevista l’applicazione del braccialetto elettronico secondo un programma di disponibilità che sarà definito entro dieci giorni dall’entrata in vigore del Decreto legge dall’Amministrazione penitenziaria di concerto con il Capo della Polizia.

Il secondo articolo (n. 124) riguarda invece le persone detenute che sono in regime di semilibertà e prevede che siano loro concesse delle licenze fino al 30 giugno 2020. Ciò permetterà di liberare, fino a quella data, i reparti per persone in regime di semilibertà, creando spazi per le esigenze interne degli Istituti.

Si tratta di un primo passo importante che consentirà di alleggerire le presenze all’interno degli Istituti di pena, garantendo la sicurezza di tutti, e andando incontro alle esigenze di prevenzione della diffusione del Covid-19 all’interno delle carceri. Ovviamente, il Garante nazionale confida che l’applicazione di queste misure sarà coerente con lo spirito che ha caratterizzato al loro previsione: quello di favorire, in termini certamente di sicurezza, un’ampia possibilità di accesso di coloro che si trovano nei parametri indicati dalla legge.

 

Istituti penitenziari

Il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria ha comunicato ieri la presenza di casi di positività tra alcuni detenuti. Si tratta di numeri molto contenuti (dieci) e di persone che in taluni casi non erano ancora entrate in contatto con il resto della popolazione detenuta, grazie al triage che viene fatto a tutti i nuovi giunti. Negli Istituti viene applicato l’isolamento precauzionale in appositi reparti che sono in via di realizzazione in tutte le carceri. In accordo con il Ministero della giustizia, il Garante nazionale sarà informato costantemente dell’andamento della situazione.

Prosegue intanto, in stretta collaborazione con i Garanti territoriali, l’attività di monitoraggio delle condizioni degli Istituti penitenziari. Sono in corso delle visite negli Istituti, soprattutto in quelli maggiormente danneggiati dalle proteste. Il Garante nazionale anche è impegnato a controllare, in rapporto con le Procure e in talune casi con visite, la consistenza di alcune notizie ricevute circa possibili casi di ritorsione nei confronti di persone che hanno partecipato alle protest.

E continuano anche ad arrivare da parte dei familiari richieste di informazione sui propri congiunti trasferiti a seguito delle proteste. Il garante a questo proposito aveva sollecitato l’Amministrazione penitenziaria al fine di assicurare a tutte le persone trasferite negli altri Istituti di informare i loro riferimenti affettivi circa la nuova assegnazione detentiva.

 

Residenze per persone con disabilità o anziane.

Il Garante nazionale esprime preoccupazione per la mancanza di indicazioni operative da parte di Regioni e Comuni relativi alla attivazione di servizi domiciliari individuali sostitutivi dei Centri semiresidenziali per persone anziane o con disabilità, prevista dal Decreto Legge agli articoli 47 e 48.

 

Anche il Garante è coinvolto nei problemi di questi giorni. Nello scrivere questo diario, siamo ora interrotti dalla squadra inviata per la sanificazione degli ambienti che dobbiamo allontanarci dall’Ufficio.