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Rapporto tematico sulle sezioni di Alta Sicurezza 2 (AS2)

In ottemperanza al proprio mandato di cui all’articolo 7 del decreto-legge 23 dicembre 2013 n. 146, convertito nella Legge 21 febbraio 2014 n. 10 e successive modificazioni e in ottemperanza altresì delle previsioni di cui agli articoli 3 e 17-23 del Protocollo opzionale Onu alla Convenzione contro la tortura (Opcat), ratificato dall’Italia con legge 195/2012, il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale (Garante nazionale) ha visitato, nella sua composizione collegiale, tutte quelle Sezioni del sotto-circuito di Alta sicurezza 2 (As2) che sono attualmente caratterizzate dalla diversità delle categorie delle persone ristrette, relativamente al contesto del reato commesso.
In particolare, nelle sezioni oggetto di visita sono compresenti persone detenute per reati commessi nel contesto delle azioni armate degli anni Settanta e Ottanta, persone detenute perché imputate o condannate per reati inquadrabili nel complessivo fenomeno del terrorismo internazionale legato a integralismo religioso e persone prevalentemente imputate e in alcuni casi condannate per recenti azioni di antagonismo politico anche di tipo anarchico.
 

Le visite sono state effettuate in diversi momenti: Casa circondariale femminile “Germana Stefanini” di Roma Rebibbia, 23 luglio 2020 Casa circondariale di Terni, 12 ottobre 2020 Casa circondariale di Ferrara, 14 ottobre 2020 Casa circondariale di Rossano Calabro, 16 ottobre 2020 Le visite si sono svolte con la piena collaborazione delle Direzioni degli Istituti e, come ormai avviene con chiara consuetudine, non si sono registrate difficoltà nell’accesso immediato ad ambienti, persone e documentazione. L’unica eccezione si è inizialmente riscontrata all’Istituto di Rossano Calabro dove il personale di portineria era palesemente ignaro del potere di accesso del Garante nazionale e ha ritardato il suo accesso fino all’arrivo della Comandante [omissis] che si è scusata per l’inconveniente[1].



[1] Episodio certamente minore, ma che ha fatto tornare alla mente una ben più grave situazione verificatasi nel passato, quando nell’Istituto di Rossano Calabro venne opposto rifiuto all’ingresso di una deputata, sulla base del mancato preavviso: argomento allora sollevato dalla stessa Comandante di oggi. In quell’occasione, l’episodio fu oggetto di una interrogazione parlamentare presentata dal senatore Luigi Manconi (9 agosto 2004).