Il carcere sia solo una pena tra le pene
Se penso alla dichiarazione dei diritti umani dell'Onu non posso non pensare a quante volte sia stata tradita. Non posso non pensare come contrasti con un periodo come quello attuale che stiamo vivendo con eventi bellici e Stati che usano la pena di morte.
Lo ha sottolineato all'AGI il Garante Nazionale dei diritti delle persone detenute o private della liberta' personale, Mauro Palma, in occasione della
Lo ha sottolineato all'AGI il Garante Nazionale dei diritti delle persone detenute o private della liberta' personale, Mauro Palma, in occasione della
Giornata mondiale dei diritti umani istituita dall'Onu e che si è celebrata il 10 dicembre.
Quando la libertà è sottratta, come nelle carceri - spiega Palma - e non si persegue fino in fondo l'obiettivo della rieducazione della pena, allora il tempo trascorso è solo un tempo che viene sottratto, un tempo vuoto senza alcun significato.
In Italia - aggiunge Palma - vedo un ricorso al carcere che finisce per essere una modalita' per risolvere le contraddizioni. Ci sono almeno 1.500 persone detenute per una pena inferiore ad un anno. Dobbiamo ritornare all'idea del carcere come pena tra le pene e non ci deve essere assolutezza del carcere. I reati vanno sì sanzionati, ma è più utile che la persona possa poi rientrare nella societa' in modo positivo.