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IL GARANTE NAZIONALE NEI GIORNI DELL’EMERGENZA COVID-19

26 marzo

 

Anche la sede del Garante nazionale è oggi oggetto di sanificazione, che sarà effettuata nel pomeriggio. Per questo il bollettino odierno è particolarmente limitato.

 

Istituti penitenziari

La situazione del contagio negli Istituti è pressoché stabile (un nuovo caso si è verificato con l’immediato trasferimento in ospedale).

Le sezioni di isolamento precauzionale sono 138 in 102 Istituti e ospitano 257 persone detenute. Tuttavia, la tipologia delle stanze di questi reparti varia da istituto e istituto e in taluni casi non corrisponde al significato specifico della parola isolamento. Per esempio, un reparto di un Istituto a tal fine destinato è costituito da cinque stanze di cui quattro sono a tre letti e una a due letti e ospitano 14 persone.

Il Garante nazionale monitora tutte le situazioni avendo ben chiaro che la finalità di efficacemente isolare coloro che possono essere venuti in contatto con altri risultati positivi richiede una numerosità e varietà di spazi che il sistema attualmente non riesce ad assicurare perché tuttora particolarmente affollato. Il numero delle persone detenute questo pomeriggio è di 58.243, con una diminuzione, rispetto a ieri, di 136 unità.

Il Garante regionale del Piemonte ha segnalato una serie di disfunzioni negli Istituti del territorio di sua competenza relative all’effettiva fruibilità delle misure di comunicazione messe in atto per sopperire alla mancanza di colloqui visivi. Il Garante nazionale ha potuto soltanto segnalare la questione al Provveditorato e al Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria nell’auspicio che l’interlocuzione che il Garante locale intraprenderà con tali autorità possano essere risolutive.

La TIM ha contattato il Dipartimento per la Giustizia minorile offrendo 35 tablet da mettere a disposizione nei 17 Istituti penali minorili, anche essi in funzione del cercare di compensare l’interruzione di fatto dei colloqui.

Il Garante nazionale continua l’interlocuzione sui temi relativi a carcere e Centri per il rimpatrio (Cpr) con i relativi ministri.

Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr)

Come è stato riportato dalla stampa, è emerso un caso di positività nel Cpr di Gradisca d’Isonzo. La persona, attualmente in isolamento, è tuttavia asintomatica. Il Garante nazionale ha avuto contatti per valutare la situazione, sia con il Prefetto sia con il ministro dell’interno, ricevendo assicurazioni sulle misure messe in atto per la protezione degli altri ospiti.

La rete europea

L’Associazione internazionale delle Amministrazioni penitenziarie europee, EuroPris, ha raccolto una rassegna, aggiornata al 19 marzo 2020, delle misure adottate in diversi Paesi stranieri per prevenire la diffusione del contagio da Coronavirus negli Istituti penitenziari di Italia, Francia, Spagna, Belgio, Slovenia, Slovacchia, Romania, Repubblica Ceca, Ungheria, Lituania, Lettonia, Israele. Stiamo elaborando una tavola comparativa che presenteremo domani.

Il Sottocomitato per la prevenzione della tortura delle Nazioni Unite ha pubblicato un documento sulla pandemia del Coronavirus nei luoghi di restrizione della libertà. La traduzione in italiano, che il Garante sta curando, sarà resa disponibile nei prossimi giorni.