Roma, 26 aprile 2019 - Mauro Palma, Presidente del Garante nazionale delle persone private della libertà, e Daniela de Robert, del Collegio del Garante, parlano in un video dell'importanza della sentenza 99/2019 della Corte Costituzionale, relativa all'infermità psichica grave sopravvenuta nel corso della detenzione. In particolare, la Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 47-ter, comma 1-ter, stabilendo che se durante la carcerazione si manifesta una grave infermità psichiatrica, il giudice potrà disporre che il detenuto venga curato fuori dal carcere e quindi potrà concedergli, anche quando la pena residua è superiore a quattro anni o sia di carattere ostativo, la misura alternativa della detenzione domiciliare “umanitaria”, o “in deroga”, così come già accade per le infermità fisiche. Si tratta di un passaggio importante che mette fine alla discriminazione nell’accesso a questa misura tra persone detenute con patologie fisiche e psichiche.