Misure anticorruzione

SCHEDA PER LA PREDISPOSIZIONE ENTRO IL  31/01/2019 DELLA RELAZIONE ANNUALE DEL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA
La presente scheda è compilata dal RPCT delle pubbliche amministrazioni relativamente all'attuazione del PTPC 2018 e pubblicata sul sito istituzionale dell'amministrazione.
Le società e gli altri enti di diritto privato in controllo pubblico nonché gli enti pubblici economici utilizzano, per quanto compatibile, la presente scheda con riferimento alle misure anticorruzione adottate in base al PNA 2013, al successivo Aggiornamento del 2015 (Determinazione n. 12 del 28 ottobre 2015), al PNA 2016 (Delibera n. 831 del 3 agosto 2016) alle Linee Guida ANAC di cui alla determinazione n. 1134/2017, all'Aggiornamento 2017 del PNA (Delibera n. 1208 del 22 novembre 2017).
ID Domanda Risposta (inserire "X" per le opzioni di risposta selezionate) Ulteriori Informazioni
(Max 2000 caratteri)
2 GESTIONE DEL RISCHIO    
2.A Indicare se è stato effettuato il monitoraggio per verificare la sostenibilità di tutte le misure, obbligatorie (generali) e ulteriori (specifiche) individuate nel PTPC    
2.A.1 Sì (indicare le principali criticità riscontrate e le relative iniziative adottate) X Il monitoraggio sulla sostenibilità di tutte le misure è stato condotto ex ante, in itinere e ex post. Il bilancio consuntivo delle misure adottate nel 2018 è pienamente positivo avendo registrato l'attuazione di quasi tutte le misure preventive;  solo quattro, infatti, rispetto ai procedimenti descritti, non sono state adottate e se ne dà esplicita motivazione nel PTPCT 2019-2021. Sommariamente si può dire che ciò dipende dal fatto, ampiamento ripetuto, che il Garante nazionale è un Istitutzione in fase di consolidamento, sia dal punto di vita amministrativo che organizzativo.  Nondimeno, il cronoprogramma previsto nel primo PTPCT è stato rispettato.  Durante tutto l'anno si sono svolte riunioni di coordinamento con i Responsabili delle U.O., nella consapevolezza dell’importanza che gli obiettivi di prevenzione della corruzione siano condivisi con i soggetti interni dell’Amministrazione, che conoscono la struttura organizzativa, i processi decisionali, i profili di rischio coinvolti.
2.A.2 No, anche se il monitoraggio era previsto dal PTPC con riferimento all'anno 2018    
2.A.3 No, il monitoraggio non era previsto dal PTPC con riferimento all'anno 2018    
2.A.4 Se non è stato effettuato il monitoraggio, indicare le motivazioni del mancato svolgimento    
2.B Indicare in quali delle seguenti aree si sono verificati eventi corruttivi  e indicarne il numero (più risposte sono possibili). (Riportare le fattispecie penali, anche con procedimenti pendenti, e gli eventi corruttivi come definiti nel PNA 2013 (§ 2.1), nel PNA 2015 (§ 2.1), nella determinazione 6/2015 (§ 3, lett. a) e come mappati nei PTPC delle amministrazioni)  
2.B.1 Acquisizione e progressione del personale    
2.B.2 Affidamento di lavori, servizi e forniture    
2.B.3 Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario    
2.B.4 Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario    
2.B.5 Aree di rischio ulteriori (elencare quali)    
2.B.6 Non si sono verificati eventi corruttivi  X  
2.C Se si sono verificati eventi corruttivi, indicare se nel PTPC 2018 erano state previste misure per il loro contrasto    
2.C.1 Sì (indicare le motivazioni della loro inefficacia)    
2.C.2 No (indicare le motivazioni della mancata previsione)     
2.D Indicare se è stata effettuata un'integrazione tra il sistema di monitoraggio delle misure anticorruzione e i sistemi di controllo interno    
2.D.1 Si (indicare le modalità di integrazione)    
2.D.2 No (indicare la motivazione) X Non sono previsti presso il Garante nazionale sistemi di controllo interno
2.E  Indicare se sono stati mappati tutti i processi     
2.E.1  Sì  X Nel primo PTPCT 2018-2020 si sono descritte nel complesso le attività di questo nuovo Organismo, mappandone i processi lavorativi in modo generico, riservandosi di mappare singoli processi in modo più approfondito con il consolidarsi dell'Ufficio e delle competenze acquisite
2.E.2  No, non sono stati mappati i processi  (indicare le motivazioni)    
2.E.3  No, ne sono stati mappati solamente alcuni (indicare le motivazioni)     
2.E.4 Nel caso della mappatura parziale dei  processi, indicare le aree  a cui afferiscono i processi mappati     
2.F Formulare un giudizio sul modello di gestione del rischio (Qualora si ritenesse necessaria una revisione del modello, indicare le modifiche da apportare):  X La gestione del rischio adottata dal Garante nazionale è basata su un modello  che prende in considerazione a) la peculiarità del suo mandato (funzione ispettiva del Garante stesso che agisce come Organo indipendente di controllo in tema di tutela dei diritti fondamentali dell'uomo e di prevenzione della tortura e di altri trattamenti inumani e degradanti, e che svolge attività di monitoraggio sull'intero territorio nazionale, collabora ed interagisce con le Autorità - pubbliche o private - interessate dal controllo); b) il completamento delle attività di reclutamento di personale che dovrebbero concludersi nel corso del triennio. Le rilevazioni sono state condotte sulla base di principi di esperienza, ragionevolezza e prudenza, come è stato consigliato anche durante i Corsi anticorruzione frequentati presso la SNA. Tenuto conto delle risorse disponibili e della fase organizzativa tuttora in via di consolidamento, nonché della modesta articolazione degli Uffici del Garante nazionale, non è possibile e prevedibile allo stato formulare misurazioni più complesse riconducibili allo standard ISO 37000 o all’uso di algoritmi matematici, e neppure una scelta di questo tipo al momento corrisponderebbe a criteri di economicità del sistema nel suo complesso.
2.G Indicare se il PTPC è stato elaborato in collaborazione con altre amministrazioni    
2.G.1 Sì (indicare con quali amministrazioni)    
2.G.2 No X  
3 MISURE ULTERIORI (SPECIFICHE)    
3.A Indicare se sono state attuate misure ulteriori (specifiche) oltre a quelle obbligatorie (generali)    
3.A.1 X Dopo ogni visita, il Garante nazionale redige un Rapporto contenente osservazioni ed eventuali Raccomandazioni e lo inoltra alle Autorità competenti. Ogni Rapporto, normalmente un mese dopo essere stato recapitato, viene pubblicato sul sito web del Garante nazionale, unitamente alle eventuali risposte ed osservazioni fatte pervenire da parte delle rispettive Autorità competenti. La pubblicazione dei Rapporti si può senz’altro annoverare, per il contesto che qui interessa, una fondamentale misura di prevenzione e trasparenza. Ogni anno il Garante nazionale invia ed espone una Relazione al Parlamento sul lavoro svolto e sulle prospettive future negli ambiti di sua competenza. La Relazione, che rappresenta la performance dell’Autorità garante, è anch’essa pubblicata sul sito istituzionale.   Inoltre in occasione della elaborazione delle linee-guida sulla detenzione amministrativa dal parte del Tavolo permanente avviato presso il Garante, la bozza del testo è stata partecipata con la società civile organizzata che ha formulato contributi che saranno valutati in vista della predisposizione del testo definitivo. Per quanto riguarda le iniziative organizzate dal Garante nazionale, quali convegni, workshop, seminari, conferenze stampa, si registra notevole partecipazione e interesse da parte del pubblico e degli addetti ai lavori. Altrettanto notevole è la diffusione di pubblicazioni e altro materiale prodotto dal Garante nazionale, che avviene sia in formato cartaceo (distribuzione nel corso di eventi come la presentazione della Relazione annuale in Parlamento, convegni, incontri bilaterali) sia sul web. Esiste anche una Sezione sul Sito istituzionale che contiene i testi dei pareri o altri documenti inviati dal Garante al Parlamento in occasione di specifica richiesta per decreti legislativi o di audizioni su provvedimenti in corso d’esame nelle competenti Commissioni. La Sezione contiene anche i pareri inviati alla magistratura su questioni problematiche in corso, che abbiano profili d’interesse per il potere giudiziario. Inoltre vengono diramati con regolarità comunicati stampa, inviti a iniziative e altri documenti. Tali azioni sono orientate anche a una maggiore diffusione della conoscenza dell’Istituzione al fine di far crescere la consapevolezza del ruolo fondamentale che la tutela dei diritti della persona ha nella costruzione di una società di effettiva convivenza oltre che di solido tessuto democratico.
3.A.2 No, anche se era previsto dal PTPC con riferimento all’anno 2018    
3.A.3 No, non era previsto dal PTPC con riferimento all’anno 2018  
3.B. Se sono state attuate misure ulteriori (specifiche), indicare se tra di esse rientrano le seguenti misure (più risposte possibili):    
3.B.1 Attivazione di una procedura per la raccolta di segnalazioni da parte della società civile riguardo a eventuali fatti corruttivi che coinvolgono i dipendenti nonché i soggetti che intrattengono rapporti con l’amministrazione (indicare il numero di segnalazioni nonché il loro oggetto) X Come previsto nel cronoprogramma, a giugno 2018 è stato adottato l’atto organizzativo per le segnalazione di condotte illecite “nell’interesse dell’integrità della pubblica amministrazione” (whistleblowing), in linea con la normativa vigente, e pubblicato sul sito istituzionale. Nel 2018 non è pervenuta alcuna segnalazione.
3.B.2 Iniziative di automatizzazione dei processi per ridurre i rischi di corruzione (specificare quali processi sono stati automatizzati) X Si è cercato di informatizzare i flussi informativi interni  gestendone i relativi archivi. Parte di questa attività è stata assolta mediante un portale intranet realizzato “in economia” dal personale assegnato all’Unità sistemi informativi. Parimenti si è sviluppato un database interno per la gestione dei Reclami ai sensi dell'articolo 35 o.p., gestito da personale appositamente incaricato e l'accesso al database è riservato a suddetto personale.
3.B.3 Attività di vigilanza nei confronti di enti e società partecipate e/o controllate con riferimento all’ adozione e attuazione del PTPC o di adeguamento del modello di cui all’art. 6 del D.Lgs. 231/2001 (solo se l’amministrazione detiene partecipazioni in enti e società o esercita controlli nei confronti di enti e società)    
3.C Se sono state attuate misure ulteriori (specifiche), formulare un giudizio sulla loro attuazione indicando quelle che sono risultate più efficaci nonché specificando le ragioni della loro efficacia (riferirsi alle tipologie di misure indicate a pag. 33 dell'Aggiornamento 2015 al PNA): X Il Garante nazionale non stipula contratti, non fa gare; come già ampiamento illustrato nel PTPCT  il Garante nazionale non ha autonomia contabile.
3.D Indicare se alcune misure sono frutto di un'elaborazione comune ad altre amministrazioni    
3.D.1 Sì (indicare quali misure, per tipologia)    
3.D.2 No X  
4 TRASPARENZA    
4.A Indicare se è stato informatizzato il flusso per alimentare la pubblicazione dei dati nella sezione “Amministrazione trasparente”    
4.A.1 Sì (indicare le principali sotto-sezioni alimentate da flussi informatizzati di dati)    
4.A.2 No, anche se la misura era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2018     
4.A.3 No, la misura non era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2018 X  
4.B Indicare se il sito istituzionale, relativamente alla sezione "Amministrazione trasparente", ha l'indicatore delle visite    
4.B.1 Sì (indicare il numero delle visite)    
4.B.2 No (indicare se non è presente il contatore delle visite) X Come già illustrato, il Garante nazionale si avvale delle risorse del Ministero della giustizia (per esempio il Protocollo Calliope). Deve pertanto fare riferimento alla Direzione Generale dei Sistemi Informatizzati del Ministero della Giustiza per realizzare architetture informatiche più elaborate, non essendo sempre possibile ricorrere a soluzioni 'domestiche'.
4.C Indicare se sono pervenute richieste di accesso civico "semplice"    
4.C.1 Sì (riportare il numero di richieste pervenute e il numero di richieste che hanno dato corso ad un adeguamento nella pubblicazione dei dati)    
4.C.2 No X  
4.D Indicare se sono pervenute richieste di accesso civico "generalizzato"    
4.D.1 Sì (riportare il numero complessivo di richieste pervenute e, se disponibili, i settori interessati dalle richieste di accesso generalizzato)    
4.D.2 No X  
4.E Indicare se è stato istituito il registro degli accessi    
4.E.1 Sì (se disponibili, indicare i settori delle richieste) X  
4.E.2 No    
4.F E' rispettata l'indicazione che prevede di riportare nel registro l'esito delle istanze    
4.F.1 Sì  X  
4.F.2 No    
4.G Indicare se sono stati svolti monitoraggi sulla pubblicazione dei dati:    
4.G.1 Sì (indicare la periodicità dei monitoraggi e specificare se essi hanno riguardato la totalità oppure un campione di obblighi)  X Monitoraggio trimestrale del RPCT su tutto il sito istitutzionale, con specifica attenzione alla sezione trasparenza
4.G.2 No, anche se era previsto dal PTPC con riferimento all’anno 2018    
4.G.3 No, non era previsto dal PTPC con riferimento all’anno 2018    
4.H Formulare un giudizio sul livello di adempimento degli obblighi di trasparenza indicando quali sono le principali inadempienze riscontrate nonché i principali fattori che rallentano l’adempimento: X Buono il livello di adempimento degli obblighi di trasparenza, tenuto conto di quanto già detto in ordine alla giovane Istituzione del Garante nazionale. Si ritiene di poter affermare che non vi siano state criticità o inadempienze, riscontrandosi invece una proficua collaborazione con i vari interlocutori (Referente per la Trasparenza, Componente Nucleo di Supporto, Responsabili Unità Organizzative, etc) 
5 FORMAZIONE DEL PERSONALE    
5.A Indicare se è stata erogata la formazione dedicata specificamente alla prevenzione della corruzione    
5.A.1 X Sono state erogate tre giornate di formazione al personale del Garante nazioale, rispettivamente su: il contrasto e la prevenzione alla corruzione e la trasparenza, con un docente della Scuola Nazionale dell'Amministrazione che ha presentato il RPCT; una giornata di formazione sulla mappatura dei processi lavorativi, erogato dal RPCT e dal Componente del Nucleo di Supporto; una giornata di formazione sull'accesso civico generalizzato e il whistleblowing, unitamente al Referente per la Trasparenza.
5.A.2 No, anche se la misura era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2018     
5.A.3 No, la misura non era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2018    
5.B Se non è stata erogata la formazione in materia di prevenzione della corruzione, indicare le ragioni della mancata erogazione:    
5.C Se è stata erogata la formazione in materia di prevenzione della corruzione, indicare quali soggetti tra i seguenti hanno svolto le docenze: (più risposte possibili)    
5.C.1 SNA  X  
5.C.2 Università     
5.C.3 Altro soggetto pubblico (specificare quali)    
5.C.4 Soggetto privato (specificare quali)    
5.C.5 Formazione in house X  
5.C.6 Altro (specificare quali)    
5.D Se è stata erogata la formazione in materia di prevenzione della corruzione, formulare un giudizio sulla formazione erogata con particolare riferimento all’appropriatezza di destinatari e contenuti, sulla base, ad esempio, di eventuali questionari somministrati ai partecipanti:   La formazione erogata è stata pianificata partendo dalla rilevazione, da parte del RPCT, del fabbisogno formativo del personale del Garante. Pertanto, è stato sviluppato un programma  partecipato e volto all'elaborazione pratica della mappatura dei processi lavorativi con grande coinvolgimento del personale riguardo al contenuto e tempestiva restituzione al RPTC degli elaborati svolti ad esempio durante la formazione 
6 ROTAZIONE DEL PERSONALE    
6.A Indicare il numero di unità di personale dipendente di cui è composta l’amministrazione:    
6.A.1 Numero dirigenti o equiparati X Non è prevista la figura del Dirigente, ma il Collegio (Organo di indirizzo del Garante nazionale, composto dal Presidente dell'Autorità garante e da due Componenti) ha partecipato alla giornata di formazione della prevenzione della corruzione svolta dal docente della SNA
6.A.2 Numero non dirigenti o equiparati X 17
6.B Indicare se nell'anno 2018 è stata effettuata la rotazione del personale come misura di prevenzione del rischio.    
6.B.1 Sì (riportare i dati quantitativi di cui si dispone relativi alla rotazione dei dirigenti, dei funzionari e del restante personale)    
6.B.2 No, anche se la misura era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2018     
6.B.3 No, la misura non era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2018 X Tenuto conto di quanto rappresentato finora (e anche della mancanza di figure dirigenziali in organico) occorre rilevare che allo stato non è possibile (e verosimilmente non lo sarà nel medio periodo) applicare la misura per carenza di personale, nell’ambito di una dotazione organica già limitata, e contestualmente per la necessità di professionalità con elevato contenuto tecnico nell’ambito delle Unità Organizzative, ognuno rispetto al proprio ambito di competenza. Tuttavia sono state previste misure alternative, dall’effetto analogo, come per esempio l’affiancamento tra unità di personale trasversale ai diversi Servizi, oppure forme di condivisione interna periodica delle attività intraprese, sulla base di un sapere condiviso che rappresenta una delle mission di questa Autorità garante.
6.C Indicare se l'ente, nel corso del 2018, è stato interessato da un processo di riorganizzazione (anche se avviato in anni precedenti e concluso o in corso nel 2018)    
6.C.1 X Il Garante nazionale è una recente Istituzione, ancora in fase di consolidamento dal punto di vista organizzativo e amministrativo, come ampiamento illustrato nel primo PTPCT 2018-2020
6.C.2 No    
7 INCONFERIBILITÀ PER INCARICHI DIRIGENZIALI D.LGS. 39/2013 X Non è prevista la figura del Dirigente
7.A Indicare se sono state effettuate verifiche sulla veridicità delle dichiarazioni rese dagli interessati sull'insussistenza di cause di inconferibilità:    
7.A.1 Sì (indicare il numero di verifiche e il numero di eventuali violazioni accertate)    
7.A.2 No, anche se la misura era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2018     
7.A.3 No, la misura non era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2018  
7.B Formulare un giudizio sulle iniziative intraprese per la verifica delle situazioni di inconferibilità per incarichi dirigenziali:    
8 INCOMPATIBILITÀ PER PARTICOLARI POSIZIONI DIRIGENZIALI - D.LGS. 39/2013    
8.A Indicare se sono state adottate misure per verificare la presenza di situazioni di incompatibilità:    
8.A.1 Sì (indicare quali e il numero di violazioni accertate)     
8.A.2 No, anche se la misura era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2018     
8.A.3 No, la misura non era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2018    
8.B Formulare un giudizio sulla misura adottata per la verifica delle situazioni di incompatibilità per particolari posizioni dirigenziali:    
9 CONFERIMENTO E AUTORIZZAZIONE INCARICHI AI DIPENDENTI    
9.A Indicare se è stata adottata una procedura prestabilita per il  rilascio delle autorizzazioni allo svolgimento di incarichi:    
9.A.1 X Gli incarichi al personale, nell'ambito delle attività istituzionali,  vengono conferiti con delibere presidenziali o collegiali (per esempio partecipazione a missioni di monitoraggio, a convegni, attività di formazione, etc). Per gli incarichi extra istituzionali il dipendente deve essere esplicitamente autorizzato per iscritto dal Presidente, e  l'attività deve svolgersi fuori dall'orario di servizio e senza onere alcuno per l'Amministrazione.
9.A.2 No, anche se la misura era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2018     
9.A.3 No, la misura non era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2018  
9.B Se non è stata adottata una procedura prestabilita, indicare le ragioni della mancata adozione    
9.C Indicare se sono pervenute segnalazioni sullo svolgimento di incarichi extra-istituzionali non autorizzati:    
9.C.1 Sì (indicare le segnalazioni pervenute e il numero di violazioni accertate)    
9.C.2 No X  
10 TUTELA DEL DIPENDENTE PUBBLICO CHE SEGNALA GLI ILLECITI (WHISTLEBLOWING)    
10.A Indicare se è stata attivata una procedura per l'inoltro e la gestione di segnalazione di illeciti da parte di dipendenti pubblici dell’amministrazione:    
10.A.1 X Come previsto nel cronoprogramma, a giugno 2018 è stato adottato l’atto organizzativo per le segnalazione di condotte illecite “nell’interesse dell’integrità della pubblica amministrazione” (whistleblowing), in linea con la normativa vigente
10.A.2 No, anche se la misura era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2018    
10.A.3 No, la misura non era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2018    
10.B Se non è stata attivata la procedura, indicare le ragioni della mancata attivazione:    
10.C Se è stata attivata la procedura, indicare attraverso quale tra i seguenti mezzi sono inoltrate le segnalazioni:    
10.C.1 Documento cartaceo X  
10.C.2 Email X  
10.C.3 Sistema informativo dedicato X Il Garante Nazionale ha stabilito di non adottare la procedura informatizzata, in uso presso altre Amministrazioni di grandi dimensioni e strutturate da tempo, in quanto non rispondente ai criteri di economicità dal punto di vista delle risorse umane e strumentali, tenuto conto delle esigue dimensioni dell’Ufficio che è ancora in fase di consolidamento. La scelta di adottare procedure tradizionali non implica tuttavia il venir meno, nell’iter di raccolta e gestione delle segnalazioni, dei seguenti principi: a) la tutela dei dati del denunciante; b) il divieto di discriminazione nei confronti del whistleblower; c) la sottrazione della denuncia al diritto di accesso
10.C.4 Sistema informativo dedicato con garanzia di anonimato    
10.D Se è stata attivata la procedura, indicare se sono pervenute segnalazioni dal personale dipendente dell'amministrazione    
10.D. 1 Si, (indicare il numero delle segnalazioni)    
10.D.2 No X  
10.E Se sono pervenute segnalazioni, indicare se esse hanno dato luogo a casi di discriminazione dei dipendenti che hanno segnalato gli illeciti:     
10.E.1 Sì (indicare il numero di casi)    
10.E.2 No    
10.F Indicare se tramite la procedura di whistleblowing sono pervenute segnalazioni anonime o da parte di soggetti non dipendenti della stessa amministrazione    
10.F.1 Sì (indicare il numero di casi)    
10.F.2 No X  
10.G Formulare un giudizio sul sistema di tutela del dipendente pubblico che segnala gli illeciti indicando le misure da adottare per rafforzare la garanzia di anonimato e la tutela da azioni discriminatorie:   E' stato adottato, come già detto, un atto organizzativo che prevede una specifica procedura per il dipendente pubblico che segnala gli illeciti; nello specifico, la segnalazione cartacea dovrà pervenire in doppia busta chiusa, inviata per posta ordinaria, alla Segreteria generale (Ufficio protocollo) che la consegnerà senza indugio al RPCT, dopo aver apposto il numero di protocollo sulla prima busta. Qualora la segnalazione dovesse riguardare lo stesso RPCT e/o il Componente del nucleo di supporto al RPCT, dovrà essere inoltrata all’ANAC. Tenuto conto della netta preferenza dell’ANAC per le procedure informatizzate, il Responsabile dell’Unità Organizzativa Sistemi Informativi del Garante nazionale, nonché Referente per la Trasparenza, curerà i contatti con la Direzione Generale dei Sistemi Informativi Automatizzati a cui è stato chiesto da parte del RPCT del Ministero della giustizia di realizzare un sistema adeguato ovvero di utilizzare sistemi già in uso o di verificare la possibilità di acquisire in riuso gratuito il software progettato per ANAC. Come già illustrato, il Garante nazionale si avvale delle risorse del Ministero della giustizia (per esempio il Protocollo Calliope). Risponde pertanto a criteri normativi e di economicità fare riferimento alla migliore soluzione informatica che la DGSIA vorrà proporre in valutazione.
Naturalmente fino a quando non sarà disponibile il modello informatizzato de quo, la procedura di gestione delle segnalazioni si svolgerà secondo l’atto organizzativo emanato a suo tempo, che consente comunque di soddisfare criteri di riservatezza.
11 CODICE DI COMPORTAMENTO    
11.A Indicare se è stato adottato il codice di comportamento che integra e specifica il codice adottato dal Governo (D.P.R. n. 62/2013):    
11.A.1 X  
11.A.2 No (indicare la motivazione)    
11.B Se è stato adottato il codice di comportamento, indicare se sono stati adeguati gli atti di incarico e i contratti alle previsioni del D.P.R. n. 62/2013 e delle eventuali integrazioni previste dal codice dell’amministrazione:    
11.B.1 X  
11.B.2 No    
11.C Se è stato adottato il codice di comportamento, indicare se sono pervenute segnalazioni relative alla violazione del D.P.R. n. 62/2013 e delle eventuali integrazioni previste dal codice dell’amministrazione:    
11.C.1 Sì (indicare il numero delle segnalazioni pervenute e il numero di violazioni accertate)     
11.C.2 No X  
11.D Se sono pervenute segnalazioni, indicare se esse hanno dato luogo a procedimenti disciplinari:    
11.D.1 Sì (indicare il numero di procedimenti disciplinari specificando il numero di quelli che hanno dato luogo a sanzioni)     
11.D.2 No    
11.E Formulare un giudizio sulle modalità di elaborazione e adozione del codice di comportamento: X appena avviata la nuova Istituzione, con delibera del 31 maggio 2016 il Collegio del Garante nazionale ha adottato il Codice di Autoregolamentazione ove, tra l’altro, sono specificati i compiti, le funzioni, i principi guida, l’organizzazione dell’Ufficio, le risorse finanziarie e strumentali. Successivamente, con delibera del 15 giugno 2017, il Collegio del Garante nazionale ha predisposto, ai sensi dell’articolo 5, comma 5, del Codice di Autoregolamentazione citato, uno schema di Codice Etico, aprendo una fase di consultazione del personale, al fine di raccogliere eventuali osservazioni e proposte emendative entro il 31 luglio 2017. Lo schema di Codice Etico elaborato risponde agli obblighi della legislazione vigente che impongono di dotarsi di strumenti normativi adeguati ai fini della prevenzione della corruzione e del rispetto della legalità, in linea con i PNA dell’ANAC. Lo schema di Codice Etico risponde anche alla esigenza di meglio specificare i principi guida del Codice di Autoregolamentazione e di adeguarli ai principi del Protocollo ONU e del D.P.R. n. 62/2013, traducendoli in norme che definiscano i doveri di trasparenza, indipendenza, imparzialità, lealtà e buona condotta cui sono tenuti il Garante e il personale dell’Ufficio, nonché tutti coloro che vi collaborano. Con successiva delibera del 31 ottobre 2017, esaminati i contributi pervenuti in fase di consultazione, il Garante nazionale ha adottato la stesura definitiva del Codice Etico. Il 3 novembre 2017 il Presidente del Garante nazionale ha inviato, tramite posta certificata, all’ANAC, il Codice Etico adottato il 31 ottobre 2017. Il Presidente del Garante nazionale ha altresì chiesto e ottenuto che venisse comunicata in Gazzetta Ufficiale l’adozione del Codice Etico (v. G.U. n. 272 del 21.11.2017).
12 PROCEDIMENTI DISCIPLINARI E PENALI    
12.A Indicare se nel corso del 2018 sono pervenute segnalazioni che prefigurano responsabilità disciplinari o penali legate ad eventi corruttivi:    
12.A.1 Sì (indicare il numero di segnalazioni pervenute e il numero di quelle che hanno dato luogo all’avvio di procedimenti disciplinari o penali)    
12.A.2 No X  
12.B Indicare se nel corso del 2018 sono stati avviati procedimenti disciplinari per fatti penalmente rilevanti a carico dei dipendenti:    
12.B.1 Sì (indicare il numero di procedimenti)    
12.B.2 No X  
12.C Se nel corso del 2018 sono stati avviati procedimenti disciplinari per fatti penalmente rilevanti a carico dei dipendenti, indicare se tali procedimenti hanno dato luogo a sanzioni:    
12.C.1 Sì, multa (indicare il numero)    
12.C.2 Sì, sospensione dal servizio con privazione della retribuzione (indicare il numero)    
12.C.3 Sì, licenziamento (indicare il numero)    
12.C.4 Sì, altro (specificare quali)    
12.D Se nel corso del 2018 sono stati avviati procedimenti disciplinari per fatti penalmente rilevanti a carico dei dipendenti, indicare se i fatti penalmente rilevanti sono riconducibili a reati relativi a eventi corruttivi (Indicare il numero di procedimenti per ciascuna tipologia; lo stesso procedimento può essere riconducibile a più reati):    
12.D.1 Sì, peculato – art. 314 c.p.    
12.D.2 Si, Concussione - art. 317 c.p.    
12.D.3 Sì, Corruzione per l’esercizio della funzione - art. 318 c.p.    
12.D.4 Sì, Corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio –art. 319 c.p.    
12.D.5 Sì, Corruzione in atti giudiziari –art. 319ter c.p.    
12.D.6 Sì, induzione indebita a dare o promettere utilità – art. 319quater c.p.    
12.D.7 Sì, Corruzione di persona incaricata di pubblico servizio –art. 320 c.p.    
12.D.8 Sì, Istigazione alla corruzione –art. 322 c.p.    
12.D.9 Sì, altro (specificare quali)    
12.D.10 No    
12.E Se i fatti penalmente rilevanti sono riconducibili a reati relativi a eventi corruttivi, indicare a quali aree di rischio sono riconducibili i procedimenti penali (Indicare il numero di procedimenti per ciascuna area):    
12.F Indicare se nel corso del 2018 sono stati avviati a carico dei dipendenti procedimenti disciplinari per violazioni del codice di comportamento, anche se non configurano fattispecie penali:    
12.F.1. Sì (indicare il numero di procedimenti)    
12.F.2. No X  
13 ALTRE MISURE    
13.A Indicare se sono pervenute segnalazioni relative alla violazione dei divieti contenuti nell’art. 35 bis del d.lgs. n. 165/2001 (partecipazione a commissioni e assegnazioni agli uffici ai soggetti condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati di cui al Capo I, Titolo II, Libro II, c.p.):    
13.A.1 Sì (indicare il numero di segnalazioni pervenute e il numero di violazioni accertate)    
13.A.2 No X  
13.B Indicare se ci sono stati casi di attivazione delle azioni di tutela previste in eventuali protocolli di legalità o patti di integrità inseriti nei contratti stipulati:    
13.B.1 Sì (indicare il numero di contratti interessati dall’avvio di azioni di tutela)    
13.B.2 No X  
13.C Indicare se è stata effettuata la rotazione degli incarichi di arbitrato:    
13.C.1 Sì (specificare se sono stati adottati criteri di pubblicità dell’affidamento di incarichi)    
13.C.2 No, anche se sono stati affidati incarichi di arbitrato    
13.C.3 No, non sono stati affidati incarichi di arbitrato X  
13.D Indicare se sono pervenuti suggerimenti e richieste da parte di soggetti esterni all’amministrazione con riferimento alle politiche di prevenzione della corruzione: (più risposte possibili)    
13.D.1 Sì, suggerimenti riguardo alle misure anticorruzione     
13.D.2 Sì, richieste di chiarimenti e approfondimenti riguardanti le misure anticorruzione adottate     
13.D.3 No X  
13.E Formulare un giudizio sulle misure sopra citate specificando le ragioni della loro efficacia oppure della loro mancata adozione o attuazione: X Il Garante nazionale non stipula contratti, non fa gare; come già ampiamento illustrato nel PTPCT  il Garante nazionale non ha autonomia contabile.