NHRI Trento

A Trento verso una Istituzione nazionale per i diritti umani in Italia. Sfide e prospettive

In Italia continua a mancare una Istituzione complessiva di tutela dei diritti umani, nonostante il dibattito prosegua da molti anni: di questo si è discusso in un Convegno internazionale all’Università di Trento, presso la Facoltà di Giurisprudenza, il 5 e 6 novembre.

Eppure alcuni passi avanti sono stati fatti, in particolare con l’avvio di una Istituzione specializzata, quale è il Garante nazionale per la tutela dei diritti delle persone private della libertà, che ha le dovute caratteristiche di indipendenza, incisività e dialogo con le diverse Amministrazioni, seppure limitatamente alle persone a vario titolo ristrette. Proprio per questo l’intervento del Presidente del Garante nazionale ha indicato una direzione al percorso per adempiere all’obbligo internazionale di previsione, appunto, di una National Human Rights Institution (NHRI). È bene costruire su ciò che esiste, anche per evitare che a una più ampia previsione di Istituzioni di promozione e controllo non corrisponda una maggiore tutela dei diritti delle persone. Quando si discute di temi che concernono aspetti fondamentali della costruzione democratica e degli strumenti internazionali che impegnano lo Stato in tale costruzione occorre avere un triplo sguardo: quello del momento in cui tali impegni sono stati definiti – in questo caso nel lontano 1993 – quello dell’oggi e della sua attuale complessità, infine quello del tempo che è trascorso tra questi due diversi sguardi. Per evitare di leggere il presente con uno sguardo antico e di non accogliere la potenzialità di ciò che nel frattempo, con difficoltà, si è costruito.

Erano presenti tra i relatori vari esperti internazionali tra cui i rappresentanti del Network europeo e dell’Alleanza globale delle istituzioni nazionali per i diritti umani e i membri di alcune NHRI che hanno raccontato l’esperienza delle loro istituzioni (Paesi bassi, Danimarca e Georgia). Il secondo giorno è stato dedicato alla situazione italiana, giungendo proprio a discutere di come mettere a frutto l’esperienza che il Garante nazionale ha maturato in questi due anni e mezzo della sua esperienza.

In serata la delegazione del Garante nazionale ha introdotto la proiezione del film Sulla mia pelle organizzata dalla locale sezione di Amnesty international davanti a un pubblico di quasi duecento persone.