Comunicati Stampa

Comunicato stampa
Il Garante regionale in Emilia Romagna

Roma, 7 dicembre 2020 - Si è conclusa la visita del Garante nazionale in Emilia-Romagna, una prima visita che ha riguardato la parte occidentale della regione. La delegazione – composta dall’intero collegio del Garante (Mauro Palma, presidente, e Daniela de Robert ed Emilia Rossi, componenti) e da sei membri dell’Ufficio – ha visitato diversi luoghi di privazione della libertà: dagli Istituti penitenziari, alla Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems), alle camere di sicurezza delle varie forze di Polizia, inclusi i cosiddetti ‘locali idonei’ introdotti dal ‘Decreto Sicurezza 2018’ delle Questure, alle Residenze sanitarie assistenziali per persone anziane o con disabilità (Rsa e Rsd). Una visita senza dubbio complessa e articolata del territorio di Parma, Reggio Emilia e, parzialmente, Piacenza.

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L’Italia presente per la prima volta nel Sottocomitato Onu per la prevenzione della tortura

Roma, 23 ottobre 2020 - Finalmente il Sottocomitato per la prevenzione della tortura (Spt), organo delle Nazioni Unite per la vigilanza e il monitoraggio di tutti i luoghi di privazione della libertà, ha un componente italiano.

Nella seduta di ieri, 22 ottobre, i rappresentanti diplomatici dei 91 Paesi che aderiscono al Protocollo opzionale alla Convenzione Onu contro la tortura hanno eletto Massimiliano Bagaglini come componente del Spt per un mandato di quattro anni a partire dal 1° gennaio 2021.

 

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Terminate le visite alle sezioni di Alta Sicurezza 2 “miste”

Terminate le visite alle sezioni di Alta Sicurezza 2 “miste”

Roma, 19 ottobre 2020 – Il Garante nazionale ha condotto una visita alle sezioni di Alta sicurezza 2 (AS2), riservate alle persone imputate o condannate per delitti commessi con finalità di terrorismo, anche internazionale, o di eversione dell’ordine democratico. Tali sezioni, definite peraltro con atto amministrativo e non da alcuna norma, hanno perso nel corso degli anni la caratteristica di omogeneità che le caratterizzava, in quanto le persone in esse detenute rispondono di reati legati a tre diversi fenomeni: quello del radicalismo violento di tipo islamista, quello dell’antagonismo politico anche di tipo anarchico, e quello residuale dei cosiddetti “anni di piombo” degli anni ’70 e ’80. 

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Il Garante nazionale interviene sulla polemica detenzione domiciliare

Il Garante nazionale delle persone private della libertà intervistato dal quotidiano La Repubblica dopo la polemica giornalistica riguardante la detenzione domiciliari di alcuni detenuti. 

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Il Garante nazionale a seguito di gravi fatti che hanno coinvolto alcuni operatori di diverse Forze di polizia

Roma, 31 luglio 2020 - A seguito di gravi fatti che hanno coinvolto alcuni operatori di diverse Forze di polizia, il Garante nazionale ha incontrato i vertici della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia penitenziaria per esprimere la preoccupazione per il rischio del diffondersi di una cultura della contrapposizione che non potrebbe che portare a una lacerazione sociale, una lacerazione di cui il Paese nel suo complesso finirebbe per essere vittima.

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Garante nazionale: preoccupazione per suicidi tra gli operatori della Polizia penitenziaria

Tre suicidi in un mese, l’ultimo due giorni fa. A togliersi la vita una donna Assistente capo del Corpo di Polizia penitenziaria, in servizio nella Casa circondariale Pagliarelli “Antonio Lo Russo” di Palermo. Pochi giorni prima altri due operatori di Polizia penitenziaria in servizio nell’Istituto di Latina. Il Garante nazionale esprime innanzitutto vicinanza alla Polizia penitenziaria e ai suoi operatori colpiti da questi drammatici eventi. Ma esprime anche profonda preoccupazione per quanto accaduto, quale segnale di un disagio che non è più possibile non leggere.

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CONSEGNA DELLA RELAZIONE 2020 AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Questa mattina al palazzo del Quirinale il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale ha consegnato al Presidente della Repubblica la Relazione al Parlamento di quest’anno che riguarda dati e attività del 2019 e dei primi cinque mesi del 2020

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Video con Tso a persona in strada a Ravanusa (AG): profonda perplessità del Garante nazionale, che chiede a Sindaco e Autorità sanitarie tutta la documentazione sull’accaduto

Roma, 11 maggio 2020 - Il Garante nazionale delle persone private della libertà, in considerazione di notizie e filmati pubblicati riguardanti la sottoposizione a Trattamento sanitario obbligatorio (Tso) del signor Dario Musso, avvenuta a Ravanusa in provincia di Agrigento, e della registrazione del suo successivo colloquio con i familiari, ha chiesto una relazione d’informazione al Sindaco della cittadina e alle Autorità sanitarie

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Il Garante nazionale smentisce le notizie diffuse oggi dal sito Milano Today

Roma, 2 maggio 2020

Il Garante nazionale smentisce le notizie diffuse oggi dal sito Milano Today circa la presenza di 159 detenuti e 215 agenti penitenziari positivi al Covid-19 nell'Istituto di San Vittore. Come è scritto nel Bollettino del Garante nazionale di ieri, 1° maggio, tali numeri riguardano il contesto nazionale e non certo un singolo Istituto. Chiede pertanto a Milano Today, anche al fine di rassicurare i propri lettori, di pubblicare una rettifica e invita i media a riportare con cura i dati che il Garante nazionale fornisce, evitando di diffondere informazioni sbagliate che possono creare inesistenti allarmi, come è successo oggi.

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Il Garante nazionale augura buon lavoro al nuovo Capo del DAP

Roma, 2 maggio 2020 - Il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale saluta positivamente la nomina del dr. Dino Petralia a nuovo Capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria.

Il suo percorso professionale e la sua ben conosciuta capacità di gestione di diverse situazioni nell’ambito della carriera di magistrato costituiscono una importante premessa per la conduzione di un settore fondamentale, quale è quello dell’Amministrazione penitenziaria, che è chiamato a tenere sempre insieme istanze di sicurezza e rispetto dei diritti, all’interno del profilo che la Costituzione definisce per l’esecuzione delle pene.