Home » Fami » Notizie Fami

Notizie Fami

12 ottobre 2023
Disponibili online le nuove linee guida del Garante nazionale sul monitoraggio dei rimpatri forzati

Da oggi è disponibile anche in formato digitale il nuovo volume con le Linee guida sul monitoraggio dei rimpatri forzati, curato dal Garante nazionale. Inoltre, sono online le nuove versioni digitali dell'opuscolo pieghevole, che riassume il contenuto delle Linee guida. Le Linee guida costituiscono un prezioso strumento di lavoro a disposizione della rete dei monitor del Garante nazionale. Raccolgono i principali riferimenti nazionali e internazionali sul tema e sono state concepite dopo quasi tre anni di intenso lavoro di monitoraggio dei rimpatri forzati.

08 settembre 2023
Il Garante nazionale e i Presidenti dei Comitati sovranazionali di controllo sulla privazione della libertà a Roma per un confronto pubblico su diritti fondamentali e rimpatri forzati

Roma, 8 settembre 2023 - In un momento storico nel quale si è riaperto con forza il dibattito sui rimpatri forzati di cittadini stranieri irregolarmente presenti sul territorio italiano, il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale ha organizzato il 14 settembre alla Camera dei Deputati una conferenza internazionale sul tema.
 
Al centro dell’incontro i diritti fondamentali delle persone destinatarie di un provvedimento di rimpatrio. Ne discuteranno, per la prima volta insieme, il Garante nazionale Mauro Palma, la Presidente del Sottocomitato ONU per la prevenzione della tortura, Suzanne Jabbour, e il Presidente del Comitato europeo per la prevenzione della tortura, Alan Mitchell, ovvero le persone che guidano le tre Autorità indipendenti di vigilanza che, per Legge, hanno libero accesso in tutti i luoghi di privazione della libertà di loro competenza, incluso il territorio nazionale italiano.  
 
Obiettivo della conferenza è di fare il punto sulle operazioni di rimpatrio forzato effettuate in Italia in una prospettiva internazionale. In questo contesto, il Garante nazionale presenterà le proprie osservazioni relative alle criticità in materia - per esempio, di salute o di dignità delle persone da rimpatriare - riscontrate nel corso dei monitoraggi effettuati, ma anche i risultati della collaborazione realizzata in questi anni con il Ministero dell’Interno rispetto all’attuazione delle raccomandazioni a esso rivolte e alla pluriennale sinergia avviata con la Polizia di Stato per la formazione degli operatori di scorta internazionale. Inoltre, il Garante nazionale illustrerà l’attività di cooperazione avviata con i propri organismi omologhi in Albania e in Georgia.
 
Dal 2020 l’Ufficio del Garante nazionale ha monitorato a campione decine di operazioni di polizia che hanno coinvolto complessivamente più di 1500 persone destinatarie di provvedimenti di rimpatrio forzato, seguendo tutta la procedura fino alla consegna delle persone rimpatriate alle Autorità di destinazione: ha monitorato direttamente 68 voli aerei charter diretti in Tunisia, Egitto, Georgia, Nigeria, Gambia e Albania, di cui 16 - con 373 persone da rimpatriare - nel solo 2023.
 
Il Presidente del Garante nazionale Mauro Palma commenta così l’iniziativa: «Il ricorso alla coercizione è sempre un fallimento e lascia segni sia in chi la subisce sia in chi la esercita. Per questo occorrerebbe investire di più sui rimpatri volontari. Tuttavia, è compito del Garante nazionale vigilare sui rimpatri forzati, che sono uno strumento molto utilizzato da tutti i Paesi occidentali e sul quale occorre tenere gli occhi ben aperti per evitare abusi. Lo scopo della conferenza che abbiamo organizzato è di favorire un confronto con gli organismi sovranazionali di controllo per innalzare sempre di più gli standard di tutela delle persone che vengono rimpatriate».
 
La conferenza si svolgerà presso l’Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati il 14 settembre 2023 a partire dalle ore 10,00. Al seguente link https://garantenpl.confnow.eu/ è possibile consultare il programma e, fino alle ore 14 del 13 settembre, accreditarsi.
 

14 luglio 2023
Accordo tra il Garante nazionale e l’Ombudsperson albanese per una più solida tutela di chi viene forzatamente rimpatriato

Tirana, 13 luglio 2023 – Un accordo per incrementare la tutela delle persone che vengono rimpatriate forzatamente in Albania a seguito di un provvedimento di respingimento o di espulsione è stato firmato oggi da Mauro Palma quale Garante nazionale delle persone private della libertà e Erinda Ballanca, Ombudsperson (Avokati i Popullit) albanese. La maggiore tutela è nella realizzazione di una ‘staffetta’ tra l’Autorità di garanzia italiana che monitorerà le operazioni di rimpatrio forzato fino all’arrivo e quella albanese che ne esaminerà lo sviluppo successivo. Affinché nessuno si trovi riproiettato in un mondo senza uno sguardo vigile e indipendente. 
 
Per questo vi sarà una continuità di informazioni e valutazioni e un esame comune delle situazioni più critiche. Le due giornate albanesi sono state la prima occasione di questo processo e la delegazione italiana è stata accolta dall’Ambasciatore del nostro Paese, Fabrizio Bucci, e ha avuto uno scambio di informazioni e opinioni sulle aree tematiche del proprio mandato con il Ministro della giustizia Ulsi Manja, con il Viceministro dell’interno Julian Hodaj, con il Capo della Polizia Muhamet Rrumbullaku e con il Capo dell’Amministrazione penitenziaria Admir Abrija. 
 
Si tratta del secondo accordo bilaterale di questo tipo fra organismi indipendenti di garanzia. Il primo era stato firmato il 7 marzo 2022 con l’Ombudsperson (Public Defender) georgiano.  
 
Nel 2023 il Garante nazionale, quale organismo di monitoraggio italiano ai sensi della Direttiva UE sui rimpatri, ha finora monitorato sedici operazioni di rimpatrio forzato con destinazione Tunisia, Egitto, Georgia, Gambia, Nigeria e Albania, necessariamente interrompendo la propria attività di controllo all’aeroporto di arrivo. Da qui la necessità di questa rete di accordi che si sta gradualmente costruendo con altri organismi indipendenti, riconosciuti dalle Nazioni Unite. 
 
L’accordo odierno rientra negli obiettivi del Progetto “Implementazione di un sistema di monitoraggio dei rimpatri forzati”, finanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione in favore del Garante nazionale.  
 
La delegazione a Tirana dell’Ufficio del Garante, oltre che dal Presidente Palma, è composta da Alessandro Albano, Capo dell’Unità “Relazioni internazionali e studi”, Massimiliano Bagaglini, Capo dell’Unità “Privazione della libertà e persone migranti”, Antonella Dionisi ed Elena Adamoli, rispettivamente viceresponsabili delle stesse Unità.
 
Il Garante nazionale, Mauro Palma, in occasione della cerimonia di sottoscrizione ha osservato: “Grazie alla nostra attività di costruzione di relazioni su questo tema, l’Italia è all’avanguardia nel rispondere alla sollecitazione che il Parlamento europeo ha rivolto ai Paesi membri con la Risoluzione 17 dicembre 2020, che indica proprio tali reti come obiettivo. Sono ottimista nel voler procedere attraverso analoghi accordi con nostri omologhi di altri Paesi”. 

11 aprile 2022
Tre giorni di formazione sui rimpatri forzati per rafforzare la rete nazionale di monitoraggio con i Garanti territoriali

Roma, 7 aprile 2022 - Si sono svolte a Roma dal 5 al 7 aprile le giornate di studi e formazione sul monitoraggio dei rimpatri forzati organizzate dal Garante nazionale delle persone private della libertà e rivolte ai componenti della rete nazionale dei monitor, di cui fanno parte anche i Garanti territoriali delle persone private della libertà delle Regioni Campania, Friuli-Venezia-Giulia, Lazio, Molise, Piemonte, Puglia, Sicilia e Veneto nonché dei Comuni di Torino, Milano, Oristano e Gradisca d’Isonzo, nei cui territori si trovano Centri di permanenza per il rimpatrio - Cpr.
 
Come dichiara il Garante nazionale, Mauro Palma: “L’apporto dei Garanti territoriali alla rete nazionale di monitoraggio costituisce un supporto fondamentale per il compito di vigilanza sui rimpatri forzati attribuito per Legge alla nostra Autorità di Garanzia.  Con le giornate di formazione tenutesi a Roma in questi giorni abbiamo inteso fornire strumenti ai nostri monitor per rafforzarne ulteriormente le competenze in tutte le fasi di un rimpatrio forzato, dalla presa in carico degli ospiti nei Cpr o in altri luoghi di permanenza, al trasporto verso l’aeroporto, ai controlli di sicurezza fino al volo in aereo. Il nostro impegno va nella direzione di allargare la rete ad altri Garanti territoriali, la cui adesione si basa su accordi specifici con il Garante nazionale”.
 
L’iniziativa si è svolta nell’ambito del Progetto “Implementazione di un sistema di monitoraggio dei rimpatri forzati” finanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020.

07 marzo 2022
Rimpatri forzati: firmato accordo di cooperazione con l’organismo di garanzia della Georgia

Roma, 7 marzo 2022 – Si tratta del primo accordo bilaterale fra organismi indipendenti di garanzia che renderà possibile, grazie a una sorta di staffetta, monitorare il rispetto dei diritti umani nel corso di tutte le fasi di un rimpatrio forzato: dal Paese di espulsione fino al Paese di rimpatrio. Lo hanno firmato oggi il Garante nazionale delle persone private della libertà- organismo al quale è affidato il monitoraggio dei rimpatri forzati in Italia- e il suo omologo georgiano - il Difensore pubblico di Georgia, rappresentato dalla capo delegazione Tamar Gvaramadze-, alla presenza della Console di Georgia, Natalia Kordzaia.

Fino a oggi, il Garante nazionale – che dal gennaio del 2021 al febbraio del 2022 ha monitorato 31 voli charter con destinazione Tunisia, Egitto, Georgia, Gambia e Albania – ha seguito le operazioni di rimpatrio forzato sin dalla fase iniziale (per esempio da un Centro per il rimpatrio), per proseguire all’imbarco in aeroporto e fino al volo, fermandosi però necessariamente all’aeroporto di arrivo.

D’ora in poi, invece, il Garante nazionale e il Difensore pubblico potranno monitorare congiuntamente tutte le fasi del rimpatrio, inclusa quella della presa in carico dei rimpatriandi da parte delle autorità georgiane e quella, successiva, del ritorno a casa. Inoltre, i due organismi si scambieranno informazioni in relazione a imminenti operazioni di rimpatrio forzato dall’Italia alla Georgia nonché alla fase di post-ritorno in Georgia.

Il Garante nazionale, Mauro Palma, ha dichiarato al margine della cerimonia di sottoscrizione: «Sono molto contento di questo accordo con il quale ci poniamo come apripista nel mondo su un tema importante come quello del monitoraggio della fase di ritorno nel Paese di rimpatrio. Molti cittadini non sanno che il Garante nazionale sale materialmente sui voli di rimpatrio forzato - scelti a campione - per vigilare il rispetto dei diritti umani. Finora assisteva fino alla presa in consegna da parte delle Autorità straniere, che avviene a bordo dell’aereo. Grazie alla cooperazione con i colleghi georgiani, lo sguardo del Garante si potrà estendere al Paese di arrivo per capire cosa avviene subito dopo il rimpatrio delle persone».

La realizzazione dei sistemi di monitoraggio post-ritorno risponde alle sollecitazioni del Parlamento europeo, che nella Risoluzione del 17 dicembre 2020 esorta la Commissione a «garantire l'istituzione di un meccanismo di monitoraggio successivo al rimpatrio per conoscere la sorte delle persone rimpatriate, ove possibile sul piano giuridico e pratico, prestando particolare attenzione ai gruppi vulnerabili, tra cui i minori non accompagnati e le famiglie».

L’accordo rientra negli obiettivi del Progetto “Implementazione di un sistema di monitoraggio dei rimpatri forzati”, finanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione in favore del Garante nazionale.

 

30 novembre 2021
Nel 2021 meno del 50% delle persone transitate nei Cpr è stato effettivamente rimpatriato. Per gli altri una privazione della libertà ingiustificata

Roma, 2 dicembre 2021 - Secondo i dati forniti dal Dipartimento della pubblica sicurezza elaborati dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale in occasione del workshop “La tutela della salute delle persone migranti sottoposte a misure di trattenimento e rimpatrio forzato” di martedì 30 novembre, solo il 49,7% dei migranti trattenuti nei centri di rimpatrio nel 2021 è stato effettivamente rimpatriato.

Dal 1 gennaio al 15 novembre sono infatti 4489 le persone straniere transitate dai Centri per il rimpatrio (Cpr), tra loro solo 2231 sono state rimpatriate. Un dato che conferma la tendenza degli anni precedenti (48,7% nel 2019 e 50,88% nel 2020) e che pone seri interrogativi circa la legittimità di un trattenimento finalizzato a un obiettivo che nella metà dei casi non viene raggiunto. Una privazione della libertà dunque “ingiustificata e fine a se stessa”, come sottolineato dal Garante nazionale nelle Relazioni al Parlamento degli ultimi anni.

I motivi di non rimpatrio sono diversi: residuali sono l’allontanamento arbitrario (1,14%) e l’arresto all’interno del Cpr (1,11%); il 16,62% delle persone transitate nei Cpr è stato dimesso perché non identificato allo scadere del termine, nel 15,64% dei casi il fermo non è stato convalidato dall’autorità giudiziaria. 84 persone (1,87% del totale) erano richiedenti di protezione internazionale, 624 (il 13,9%) sono stati liberati per “altri motivi”.

Il dato varia da Cpr a Cpr. Si va dall’88% di rimpatri effettuati dal centro di Caltanissetta Pian del Lago o dal 77,7% da quello di Trapani al 18,9% di rimpatri effettuati dal Cpr di Macomer e al 18,1% da quello di Torino.

Per quanto riguarda le provenienze delle persone transitate dai centri per il rimpatrio, oltre la metà (54,9%) proviene dalla Tunisia, 10,5% dall’Egitto, 7,3% dal Marocco, 4,3% dall’Albania, 3,7% dalla Nigeria.

Sui 2231 rimpatri di quest’anno la maggioranza (71,8%) sono stati effettuati verso la Tunisia con 1602 persone. 259 verso l’Egitto, 142 verso l’Albania, 53 verso la Romania, 30 verso la Georgia.

Il Garante nazionale svolge regolarmente visite nei Cpr e monitora a campione con cadenza almeno mensile le operazioni di rimpatrio forzato di cittadini stranieri (dall’inizio di questo anno ha realizzato 5 visite nei Cpr e partecipato a 17 operazioni di rimpatrio forzato). L’Autorità di garanzia ha quindi un quadro complessivo e aggiornato delle problematiche relative alla tutela dei diritti delle persone trattenute.

I Rapporti più recenti sulle visite del Garante nazionale nei Cpr sono disponibili ai seguenti link: 1 e 2

 

 

Intanto le presenze nei Cpr sono in aumento

29 novembre 2021
Workshop del Garante nazionale sulla tutela della salute nei rimpatri forzati e nei Cpr

Roma, 29 novembre 2021 - Martedì 30 novembre, alle ore 9,30, si terrà il workshop dal titolo “La tutela alla salute delle persone migranti sottoposte a misure di trattenimento e rimpatrio forzato”, organizzato dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà.

L’iniziativa è rivolta a tutti gli attori – garanti locali, associazioni, avvocati, personale di polizia, enti gestori – interessati a vario titolo al tema dei rimpatri forzati e del trattenimento delle persone migranti.

A seguito del verificarsi di gravi fatti di cronaca riguardanti la tutela della salute nei Cpr e a due anni dall’organizzazione di un evento simile, il Garante nazionale torna a riflettere sull’argomento per offrire un’occasione di confronto tra istituzioni, operatori e terzo settore.

Il Garante nazionale svolge regolarmente visite tematiche e di follow-up nel centri per il rimpatrio e monitora a campione con cadenza almeno mensile le operazioni di rimpatrio forzato di cittadini stranieri (dall’inizio di questo anno ha realizzato 5 visite nei Cpr e partecipato a 17 operazioni di rimpatrio forzato). L’Autorità di garanzia ha quindi un quadro complessivo e aggiornato delle problematiche relative alla tutela della salute delle persone trattenute.

Sono molte le criticità che saranno approfondite nel corso del workshop. Si discuterà di problemi infrastrutturali dei Centri nei quali, come rilevano i Rapporti del Garante nazionale, vi sono spesso ambienti insalubri e non soggetti al periodico controllo dell’autorità sanitaria. Una di tali strutture era il cosiddetto “Ospedaletto” del CPR di Torino, chiuso dal Ministero dell’Interno a settembre dopo che il Garante nazionale aveva definito come “trattamento inumano e degradante” l’alloggiamento in quell’area.

Si parlerà della necessità di procedere a un’approfondita verifica della compatibilità del trattenimento con le condizioni di salute delle persone, garantendo l’acquisizione della documentazione sanitaria dalle eventuali strutture di provenienza (Istituti di pena in particolare).

Inoltre, sarà affrontato il nodo degli accordi di collaborazione tra le Aziende sanitarie locali e le Prefetture che in alcuni territori, pur se già sottoscritti, risultano inattuati e pertanto non in grado di assicurare il tempestivo accesso alle cure. Il rafforzamento del coordinamento tra i presidi sanitari interni ai Cpr e la rete dei servizi sanitari è infatti una questione aperta. In particolare, è ancora deficitaria, nonostante le rassicurazioni in merito, l’adeguata presa in carico delle persone affette da disagio mentale e mancano interventi di prevenzione del rischio suicidario. Una cura per le persone fragili trattenute che deve essere garantita anche una volta fuori dai Cpr, attraverso dimissioni protette come recepito da una recente circolare del Ministero degli Interni in seguito alle raccomandazioni del Garante.

L’iniziativa offrirà anche l’occasione per un aggiornamento sui dati sulle persone transitate nei Cpr e in generale su quelle rimpatriate nel 2021.

Sarà possibile partecipare online previa registrazione al link: https://garantenpl.confnow.eu/

 

 

 

 

 

21 settembre 2021
Rimpatri forzati e tutela dei diritti fondamentali - La rotta del Mediterraneo e le sfide del presente

Si terrà a Palazzo Merulana il primo ottobre 2021 il convegno "Rimpatri forzati e tutela dei diritti fondamentali - La rotta del Mediterraneo e le sfide del presente", organizzato nell'ambito del progetto “Implementazione di un sistema di monitoraggio dei rimpatri forzati”, programma FAMI 2014-2020.

Programma e registrazione per seguire l'evento in streaming.

02 settembre 2021
Consulenti e collaboratori per esperti FAMI 2

Sono stati contrattualizzati gli esperti del Progetto "Implementazione di un sistema di monitoraggio dei rimpatri forzati". Qui di seguito l'elenco degli esperti e i rispettivi contratti:

a) Esperto in rendicontazione dei progetti europei - Dott.ssa Sivia Casiraghi

b) Esperto in comunicazione - Dott. Dario Pasquini

c) Esperto in comunicazione web, social media - Dott. Luca Faenzi

d) Giurista esperto in problematiche legali su tematiche giuridiche attinenti il diritto dell'immigrazione e dell'asilo - Avv. Salvatore Fachile

e) Assistente giuridico monitoraggio desk - Avv. Maria Donatella Laricchia

f) Medico forense esperto nell'applicazione del Protocollo di Istanbul ONU 2004 - Prof. Aldo Morrone

g) Esperto nelle tematiche della tutela internazionale dei diritti umani - Prof. Antonio Marchesi

h) Esperto elaborazioni statistiche e supporto nell'elaborazione degli indicatori - Dott.ssa Simona Staffieri

i) Revisore contabile - Dott. Vito Longo

j) Esperto legale - Avv. Andrea Gandino

k) Esperto informatico e di programmazione - Dott. Marco Gori

l) Medico esperto in medicina delle migrazioni - Dott. Nicola Cocco

m) Esperto etnopsichiatra - Dott.ssa Monica Serrano

n) Esperto tecniche di de-escalation - Dott. Pieritalo Maria Pompili